Tutte le novità per l’edilizia nel maxi emendamento al Decreto Sviluppo bis

Il Decreto sviluppo bis è nato per incentivare le start up e l’agenda digitale, ma contiene anche un piano strategico quinquennale per il turismo, un bonus per le piccole imprese in aggregazione secondo i requisiti previsti dal contratto di rete.

Tra le novità salienti per il mondo della progettazione e delle costruzioni da segnalare l’ennesima correzione di tiro sui project bond, le obbligazioni per il finanziamento delle opere pubbliche, l’esclusione dei professionisti dalla compensazione dei crediti con le p.a. e l’ammissione alle gare d’appalto di imprese senza DURC e con difficoltà economiche accertate.


Numerose quindi le novità per il settore delle costruzioni e degli appalti nel testo del Decreto Sviluppo bis, la cui fiducia è stata votata ieri in Senato con l’astensione del PdL. Prima di tutto c’è da segnalare la delusione delle piccole e medie imprese sul tema dell’autocertificazione DURC con l’eliminazione della norma che prevedeva la possibilità di produrre un’attestazione di regolarità contributiva autocertificata, nell’eventualità che la pubblica amministrazione ritardasse l’emissione del documento.

Tra le molte correzioni di rotta sul tema dei project bond per il finanziamento delle opere pubbliche, si registra un dietrofront da parte del Governo sul tetto per il bonus del credito di imposta per le opere pubbliche realizzate in project financing. Dalla proposta di abbassare la soglia a 100 milioni di euro, favorendo così le imprese di costruzione impegnate in lavori di media entità, si è tornati allo status quo, ripristinando il tetto dei 500 milioni: il che equivale a dire che il bonus potrà essere usufruito solo dalle mega opere pubbliche.

Stralciato dal testo del Decreto Sviluppo bis (su richiesta della Commissione Finanze di Palazzo Madama) la norma che obbligava le casse previdenziali dei professionisti a mettere in vendita forzata gli immobili residenziali. La scelta è stata fatta per il timore che l’operazione potesse compromettere la sostenibilità a 50 anni della riforma pensionistica delle casse previdenziali (leggi anche Riqualificazione patrimonio pubblico, Inarcassa investe 1 miliardo).

Infine, prorogate di 5 anni le concessioni demaniali sulle spiagge pubbliche per gli stabilimenti balneari, le cui licenze sarebbero scadute il 31 dicembre 2015. Con questa norma, i permessi vengono estesi fino a fine 2020. La misura, osteggiata dal Governo ma imposta dai gruppi di pressione di Camera e Senato, quasi certamente provocherà una multa da parte della Commissione europea di difficile quantificazione, ma certamente molto salata.

Le Società tra professionisti sono state escluse dai soggetti che possono accedere alle Start Up innovative.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte ediltecnico
7 dicembre 2012 curiosità , detrazioni fiscali

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