Certificazione energetica: stop all’autodichiarazione in classe G

Ad oggi, il proprietario di un edificio, consapevole della scadente qualità energetica dell’immobile, può scegliere di ottemperare agli obblighi di legge in fatto di Certificazione Energetica, attraverso un’autodichiarazione in cui afferma che l’edificio è di classe energetica G e che i costi per la sua gestione energetica sono molto alti.

Il decreto si è reso necessario per rimediare alla procedura di infrazione a carico dell’Italia aperta dalla Commissione Europea per incompleta attuazione della Direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia.

La UE ha contestato, in particolare, la possibilità - prevista dalle Linee guida per la certificazione energetica degli edifici (DM 26 giugno 2009) - per i proprietari di immobili con scarse prestazioni energetiche, di autodichiarare la classe più bassa (la G) al momento del trasferimento inmmobiliare.


È questione di giorni per l’approdo in Gazzetta Ufficiale del decreto che dice addio alla possibilità, da parte dei proprietari, dell’autocertificazione in Classe G dei propri immobili, quando manca l’attestazione di certificazione energetica redatta da un professionista abilitato.

Il decreto che modifica le Linee guida per la certificazione energetica degli edifici, infatti, è andato alla firma dei ministri dello sviluppo economico e dell’ambiente. Tra i contenuti del decreto vi sarà, appunto, l’eliminazione della possibilità da parte del proprietario di un edificio di ottemperare agli obblighi di legge attraverso una dichiarazione che indichi che l’edificio è in classe G e che i costi per la gestione energetica sono molto alti.

Tale disposizione si è resa necessaria per rimediare alla procedura di infrazione aperta da Bruxelles nei confronti del Governo italiano nel settembre dello scorso anno. Nello specifico, l’Europa contestava all’Italia il recepimento incompleto della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia, avvenuto con il decreto 26 giugno 2009.

L’obiezione della UE si concentrava, nello specifico, proprio nella norma contenuta nel decreto di giugno 2009 che dava l’opzione ai proprietari di immobili di autocertificare l’appartenenza alla Classe energetica G (la più sfavorevole), al momento della compravendita immobiliare.

La direttiva 2002/91/CE prevede, invece, che nelle diverse fasi (costruzione, locazione o compravendita) sia sempre presentato un attestato di certificazione energetica, redatto da professionista abilitato.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte ediltecnico
8 dicembre 2012 certificazione energetica

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