A Rovereto l’anno nuovo porta rincari per rubinetti e fognature

Facile riempirsi la bocca con termini come spending review, tagli alle spese superflue, crisi economica che mette in ginocchio famiglie, aziende e pure l’ente pubblico. Ed è facile pure invitare alla sobrietà, a risparmiare materie prime, a non tuffarsi nel superfluo.

Perché quando si prevede, appunto, di consumare meno arriva la stangata e a pagare sono sempre i cittadini.

L’anno che si è appena aperto, tanto per entrare nel dettaglio, presenta subito il conto: 4,55% in più in bolletta per acqua e fognature. E la cosa più «divertente» è che il rincaro è dovuto principalmente alla riduzione dei consumi. Tradotto, significa che il roveretano medio è virtuoso e non spreca l’acqua, il vero oro del millennio, ma proprio per questo è costretto a pagare di più a Dolomiti Energia che, a seconda di come serve, è azienda privata o ente parapubblico.


E le tariffe aumentano a prescindere ad ogni cambio di calendario, alla faccia delle tasche dei cittadini. Consumare meno (le stime di De sono di un calo di acqua pompata dall’acquedotto di Spino di 1.928 metri cubi), dunque, vuol dire pagare di più.

In base alle previsioni, la fornitura ad uso domestico costerà 0,02 euro in più per la quota fissa e, 1,80 euro per la quota variabile; ad uso non domestico, gli incrementi saranno invece rispettivamente di 0,04 e 5,33.
In via Fersina giustificano il ritocco verso l’alto con l’aumento dei costi di gestione che per l’acqua potabile vuole dire 65.985 euro da buttare sul mucchio totale di 2 milioni 84 mila euro e per la fognatura 61.895 a fronte di una spesa annua di 853.511 euro.

Sommando i due servizi, quindi, vuole dire aumentare del 4,55% il costo, in tutto 127.880 euro che porta la ci- fra che il Comune dovrà versare nel corso del 2013 a Dolomiti Energia a quasi 3 milioni di euro.

L’aumento, assicurano gli eroganti, è dovuto al costo del personale, ad ammortamenti e svalutazione, al costo per le materie prime e per i servizi commerciali. Oltre, come detto, alla previsione della riduzione del prelievo del prezioso liquido dall’acquedotto di Spino, un calo di pompaggio probabilmente imputabile alla crisi di molte aziende.

Ma il ciclo idrico non doveva passare da Dolomiti Energia al Comune? Proprio così ma i tempi per lo scorporo si sono dilatati. Tanto che palazzo Pretorio ha affidato l’incarico di studiare il passaggio di consegne solo tre giorni fa. Toccherà al commercialista Paolo Bresciani (che percepirà 11 mila euro, di cui mille pagati da Volano e Calliano e gli altri 10 mila suddivisi equamente tra Rovereto e Trento) valutare i pro e i contro dell’affido diretto all’ente pubblico della gestione dell’acqua.

Quest’anno, comunque, aprire il rubinetto costerà 0,012 euro al metro cubo per consumi mensili da 0 a 7,5 metri cubi e 0,22 da 7,5 a 15; per le eccedenze, invece, si pagherà 0,31 euro.

Le utenze non domestiche andranno da 0,20 a 0,37 euro, l’abbeveramento 0,10, l’allevamento 0,20 e l’impiego irriguo da 0,20 a 0,24. Ci sono poi le quote fisse annuali: 32,51 euro per le utenze civili, 65,02 per le non civili, 16,36 per l’abbeveramento degli animali, 156 per le fontane pubbliche e 81,22 per l’antincendio.

Il consumo dell’acqua, nella sola Rovereto, è davvero imponente: 4 milioni 4.172 metri cubi di cui 144 mila per uso irriguo e ben 491 mila per le fontane che ingentiliscono la città e dissetano i visitatori. Le utenze collegate, d’altro canto, sono oltre 21 mila di cui 2.213 non civili.

Tornando alle tariffe, per il servizio fognatura nel 2013 si pagheranno 1 euro in più per la quota fissa e 2,74 per la variabile.

Le utenze domestiche, quindi, costeranno 2,64 euro più Iva per un consumo medio di 120 metri cubi su un totale annuo di 31,77 e 3,74 per 200 metri cubi su prezzo globale di 43,43 euro.

Per gli allacciamenti non domestici, invece, si va da 3,74 euro per 200 metri cubi fino a 69,53 per con un consumo medio di 5 mila metri cubi. Alla rete urbana di scarico, tanto per snocciolare delle cifre, sono collegati in 20 mila di cui 30 sono attività produttive.

Nel corso dell’anno, comunque, si dovrebbe finalmente arrivare all’accordo con il Comune di Trento per accollarsi «in house» l’intera gestione del ciclo idrico integrato ora nelle mani di Dolomiti Energia.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
2 gennaio 2013 acqua , bollette , risparmio idrico

Commenta

Ti piace questo articolo?
Fallo sapere ai tuoi amici!