ROVERETO: Lavori pubblici, un 2013 da 35 milioni

Tra grandi opere e tagli di spesa, l’anno che verrà nei cantieri.

Tecnici comunali a caccia di risparmi. «Fondi limitati, lavoriamo col bilancino»

Ci sono le opere che non si possono non finanziare. Come il Teatro Zandonai, che pretenderà il tributo di due milioni, alla voce «opere di finitura». Sul gioiello settecentesco di Corso Bettini grava anche il capitolo «allestimento scenotecnico». Altri due milioni.
Alla fine, ogni singola cifra sul pannello luminoso che segna il countdown per la fine lavori sarà costata diverse migliaia di euro. 


Discorso analogo per il quinto lotto della ristrutturazione di Castel Veneto, sede del Museo della Guerra. Per l’intervento, in delega della Provincia, Palazzo Pretorio impegnerà nel 2013 non meno di 800mila euro. Cifra peraltro soggetta a variazioni in relazione al finanziamento da Trento. Nel mare finanziario, mai come oggi, si naviga a vista. Il ritornello della «coperta corta» si conferma più attuale che mai e, dato che in tempo di crisi ogni singolo euro è un capitale, la definizione del capitolo «opere pubbliche e investimenti» del prossimo bilancio previsionale del Comune sta occupando in questi giorni a tempo pieno tecnici ed esperti. La cifra finale dovrebbe assestarsi sui 35milioni di euro, su un monte complessivo di circa 100 milioni. Una disponibilità finanziaria inferiore rispetto all’anno scorso (all’epoca della «maratona» per l’approvazione entro il 31 dicembre i milioni a disposizione erano 50) ma comunque, a prima vista, imponente. Nel vicino Veneto più adatto a città da più di 100mila abitanti. Ma a conti fatti, sottratti i fondi «blindati» per l’avanzamento di interventi già in essere o per la manutenzione necessaria del patrimonio edile e infrastrutturale (per la sola viabilità previsti almeno 6,3 milioni), appena sufficiente. Per questo il mandato miorandiano («tutti dovranno ottimizzare le risorse e tagliare le spese») dettato a inizio discussione ad assessori e dirigenti è stato seguito, per quanto possibile, nei capitoli di spesa minori alle «grandi opere».
Quel mare di interventi non appariscenti ma che nel complesso rappresentano gran parte degli investimenti.
Nel solo 2012 gli interventi manutentivi minori su edifici comunali sono stati 1.827. Una media di 152 al mese.
«E c’è ancora chi ci accusa di non darci da fare» sbotta più d’uno dalle parti della Cartiera. «Comunque, abbiamo tagliato di circa il 10%, come indicato» confermano dagli uffici tecnici. «E non è stato facile. Nessuno, prima di questa amministrazione, ha dovuto far fronte a tagli di risorse simili».
Rovereto città di arte e cultura: uno status che non si ottiene, né si mantiene, gratis. Nel comparto di edilizia culturale e scolastica (cui fanno parte gli interventi Zandonai e Museo della Guerra sopra citati) confluiranno non meno di 14 milioni di euro. Il solo comparto scuola richiederà diversi interventi non procrastinabili, come la sistemazione delle coperture delle elementari Filzi di via Unione (350mila euro) e Gandhi (120mila eu- ro) e l’adeguamento degli asili nido comunali alle norme Cpi (Certificato di prevenzione incendi), intervento cumulativo di circa 200mila euro. La progettazione di una scuola materna con principi di bioarchitettura e risparmio energetico in via Chiocchetti costerà 100mila euro, mentre per la sistemazione degli interni delle Damiano Chiesa si verserà non meno di 260mila euro. Capitolo a parte la realizzazione del plesso scolastico all’ex Alpe di Borgo Sacco. I circa otto milioni di euro per la struttura, realizzata secondo i principi di bioarchitettura, dovrebbero essere in gran parte coperti dal contributo provinciale. Avanti nel corso dell’anno anche lavori come la manutenzione straordinaria degli alloggi comunali gestiti da Itea (poco più di 200mila euro), l’intervento sulla centrale termica dell’immobile ex Ati che oggi ospita gli uffici tecnici comunali (150mila euro) e i lavori di co-
ture sportive è per Rovereto un vanto. Ma l’altra faccia della medaglia sono costi di gestione ingenti. La piscina comunale richiede un intervento di ristrutturazione degli impianti tecnologici e la sostituzione delle facciate della piscina coperta (2.770.000 euro l’importo complessivo, coperti dal Fut gestito dalla Comunità della Vallagarina per 2,5 milioni) mentre lo spostamento della rete idrica del campo sportivo comunale «Pra delle Moneghe» costerà 150mila euro. Infine, il rifacimento del piazzale dello Stadio costerà alle casse comunali almeno 130mila euro.

 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
22 gennaio 2013 provincia , rovereto , ristrutturazione

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