Trentino e certificazioni energetiche: la classe A un obiettivo non troppo lontano!

Tema centrale nell'edilizia e nel mercato residenziale odierno è la riqualificazione energetica. Tuttavia se si guarda al patrimonio immobiliare i dati che emergono non sono ancora incoraggianti.

Il Trentino si conferma ancora una volta un'isola felice con dati che (soprattutto per le classi basse) si assestano su standard nettamente migliori di quelli di altre regioni vicine.

Una ricognizione per le principali regioni settentrionali è stata offerta in occasione di Proenergy+, evento professionale dedicato all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili che si è tenuto a PadovaFiere dall’11 al 13 aprile.

E’ possibile vedere il breve video e le foto del primo appuntamento di Padova su: www.proenergybari.it/video.


Contenuta nel decreto ministeriale del giugno 2009, a sua volta recepimento di disposizioni europee del 2002, la certificazione energetica attesta il rendimento energetico di un edificio, cioè il fabbisogno annuo di energia necessaria per soddisfare i servizi di climatizzazione invernale ed estiva, il riscaldamento dell’acqua per uso domestico, la ventilazione e l’illuminazione.

Per quanto riguarda le classi energetiche, in Trentino la certificazione di un edificio in una classe è fissata all’interno della Legge provinciale n. 1/2008 (Pianificazione urbanistica e governo del territorio), che stabilisce limiti di consumo diversi per edifici classificabili come residenziali e non residenziali.
Da fine 2009, anno in cui è entrata in vigore la nuova normativa sulla certificazione energetica degli edifici, a fine 2012, sono 5.432 gli attestati rilasciati in Trentino.

L’obiettivo di avere un parco immobiliare altamente efficiente si sta avvicinando, dato che il 25,4% degli edifici certificati rientra nelle categorie ad alte prestazioni per quanto riguarda i consumi (ovvero A+, A, B e B+), contro il 25,4% degli edifici che è stato classificato come poco performante (classi G e F). dati elaborati da Senaf affondano le proprie basi nei dati forniti da Odatech: l’Organismo di Abilitazione per la Certificazione Energetica degli Edifici della Provincia di Trento.

Tornando ai dati, risulta piuttosto evidente che in Trentino non tutti gli edifici si possono dire ‘risparmiosi’: l’8,7% degli immobili per cui è stata rilasciata la certificazione risulta essere registrato in classe F e il 12,9% in classe G. Numeri che restano comunque più che positivi se paragonati a quelli che emergono invece dagli studi in altre regioni italiane sicuramente meno virtuose. In Liguria, più del 60% dei circa 65mila edifici certificati risulta nella fascia G, mentre in Lombardia si ha una percentuale superiore al 50% di stabili di classe G.

Guardando alle certificazioni ottenute per edifici altamente performanti, a Trento il 7,8% degli immobili ha ottenuto la certificazione energetica classe B+, il 7% ha ottenuto quella in classe A e un piccolo 3,9% quella A+.
Un dato che proviene peraltro in gran parte dalle "nuove costruzioni" e che evidenzia perciò la necessità di puntare
maggiormente su politiche che incentivino la riqualificazione energetica sul patrimonio già esistente.
La maggior parte delle domande concesse proviene dal segmento del residenziale (circa l’87,1%), mentre il resto
dal non residenziale (circa 12,9%).

Infine analizzando la classe della registrazione dell’immobile, emerge che in entrambi i casi la quota di edifici classificati con classe A o A+ è ancora bassa: nel residenziale quelli in classe A sono il 7,2% sul totale e quelli in A+ sono il 4%; nel non residenziale, invece, sono pari al 5,3% quelli in A e al 3,1% quelli in A+.
 

A cura di REDAZIONE EDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
17 aprile 2013 provincia , trento , Comune di Trento , consumi , risparmio energetico , riscaldamento , certificazione energetica , bollette

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