Risale "timida" la fiducia nell'immobiliare: il Trentino la regione meno fiduciosa

Nell'ultimo anno il mercato immobiliare italiano è stato scosso e sconvolto da molti provvedimenti e riforme. Il 2012 è segnato dai primi bilanci sulla cedolare secca, dall’introduzione dell’ IMU, dall’annunciata riforma del catasto e da numerose altre novità. Sono davvero rari i periodi costellati da così tanti cambiamenti che, tuttavia, paiono non aver segnato in modo totalmente negativo il "tormentato" mercato del mattone.

In base al consueto e periodico studio effettuato da Immobiliare.it riguardo alla dei consumatori nei confronti del mercato immobiliare, la propensione all’acquisto risale rispetto a un anno fa e oltrepassa il tanto agognato 50% raggiungendo il 55%, quando nel mese di aprile 2012 registrava il 6% in meno, assetandosi al 49% del campione.


Immobiliare.it ha “testato” più di 5.000 individui che, nei 90 giorni precedenti hanno in qualche maniere esternato il loro interesse verso il mercato immobiliare risultando impegnati in un acquisto, una vendita o una locazione.

  • Più di un italiano su due ritiene che questo sia un momento favorevole per procedere all’acquisto di un immobile;
  • il 72% degli interpellati trova invece che questo non sia il periodo giusto per vendere la casa di proprietà (ci si fermava al 69% ad aprile 2012);
  • solo il 12% sostiene che questo sia tempo di cedere l’immobile
  • il 10,5% pensa che l’anno successivo sarà sicuramente più positivo per quelli che vogliono (o hanno la necessità) di vendere casa.

Anche se solo leggermente i prezzi iniziano a diminuire e così non può che incrementarsi anche il numero di coloro i quali, che nella speranza che il calo perduri, sono convinti sia più opportuno posticipare di almeno un anno l’investimento nel mercato immobiliare.

  • 1 italiano su 4 (il 25,2%) posticiperà la compravendita;
  • il 60% degli intervistati sostiene che i prezzi continueranno a diminuire anche nei prossimi dodici mesi; otteniamo quindi un aumento di poco meno del 21%i considerando che nei primi tre mesi dell’anno passato il totale si fermava al 39,3%.

Analizziamo ora la situazione da cima a fondo del Paese.
Emergono, come è facile aspettarsi, nette discrepanze a livello regionale, sia per quanto concerne: la propensione all’acquisto, la propensione alla vendita e le opinioni riguardanti il calo/aumento/la stabilità dei prezzi nei mesi che verranno.

L’aumento della propensione all’acquisto si riscontra in quasi tutto lo stivale, ma in talune realtà raggiunge numeri particolarmente significativi (anche maggiore del 20% annuo), parliamo di: Abruzzo, Puglia e Friuli Venezia Giulia.

Solo in Emilia Romagna e in Basilicata la propensione all’acquisto è scesa, rispetto al 2012, rispettivamente di 6,2 e 3,3 punti percentuali.

Il valore più alto se lo aggiudicano le Marche (63%) con un salita dell'8%; seguono al II posto l’Umbria (62 punti percentuali e mezzo) e al III posto la Sicilia (con 62 punti percentuali e 4 decimi). 

I più scettici restiamo noi del Trentino Alto Adige, fanalini di coda con una fiducia che si limita al 44,3%; anche se la fiducia cresce del 4% rispetto ad aprile 2012.

Molise e Valle d’Aosta sono esclusi dal sondaggio a causa della bassa numerosità campionaria che avrebbe invalidato statisticamente i dati ottenuti.

Rivolgendosi agli altri parametri indagati:

  • la Calabria registra la maggiore convinzione che i prezzi caleranno nei prossimi 12 mesi (70%);
  • l’Abruzzo, anche se solo con il 20%, è la regione che, a livello percentuale, rivela il più alto numero di soggetti che ritengono che l’attuale un momento buono per la vendita della propria casa.
A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte NEWS IMMOBILIARE.IT
7 maggio 2013 prezzi casa , crisi economica , buone notizie , mercato immobiliare

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