Casa: alleanza coop-risparmio postale

Federazione insieme a Cassa Depositi e Prestiti, privati e Provincia nel fondo da 110 milioni gestito da Finint e Pensplan per realizzare 500 alloggi ad affitto moderato. 

Schelfi dichiara: "l’intero sistema coop impegnato per case a prezzo competitivo".

Cescato vorrebbe anche iniziative del Consorzio Lavoro Ambiente come a Melta di Gardolo dove si incontrano cooperative edilizie e coop di costruzioni.

Intanto si allenta la tensione finanziaria sull’ex Italcementi e di conseguenza anche su Piedicastello spa, altro impegno della Cooperazione.


La Cooperazione investe nelle case ad affitto scontato. La Federazione partecipa alla cordata di sottoscrittori del fondo immobiliare per le abitazioni a canone moderato gestito da Finint sgr e Pensplan Invest. Un primo impegno finanziario fa parte dei 13 milioni di euro di impegni preliminari di investitori istituzionali e privati che Finint e Pensplan hanno presentato in sede di gara. Ma le coop intendono mettere sul piatto fra i 30 e i 40 milioni, sia in denaro che in conferimenti. Affiancheranno così Cassa Depositi e Prestiti, la finanziaria nazionale che raccoglie il risparmio postale, e la Provincia, che metterà nel fondo dall'11 al 20% del totale.

L'impegno della Cooperazione per la casa è stato sottolineato ieri all'assemblea del Consorzio Lavoro Ambiente dal presidente di Federcoop Diego Schelfi . «Vogliamo offrire case a prezzo competitivo non solo ai nostri soci ma a tutta la comunità». Aggiunge il presidente del Cla Renzo Cescato : «Coop Casa sta lavorando alle nostre iniziative in questo campo. Il modello è Melta di Gardolo, dove si incontrano cooperative edilizie e coop di costruzioni». Nel caso specifico l'«emergente» Btd Servizi Primiero. E nel convegno di settore delle coop di lavoro, sociali, di servizio e di abitazione, tenutosi anch'esso ieri, la vicepresidente della Federazione Marina Castaldo ha sottolineato che la cooperazione crede molto nel social housing: «Un concetto dell'abitare che riguarda non solo l'edificio ma anche le relazioni di chi ci abita».

Federcoop, «a nome di tutto il movimento» sottolinea Schelfi, è quindi nella cordata che investirà nel fondo trentino di social housing. Il fondo ha una dimensione di 110 milioni per realizzare 500 alloggi a canone moderato e prevede un primo closing a 40 milioni, dopo di che diventerà operativo. Il primo obiettivo è raggiungibile a breve: alle risorse di Cassa Depositi e Provincia si aggiungono i soft commitment , gli impegni di massima, di Cooperazione e altri soggetti istituzionali e privati per 13 milioni.

Nel complesso Cassa Depositi, che interviene attraverso il Fondo abitare gestito da Cdp sgr, può mettere molto più del 40% previsto in precedenza: ora può arrivare all'85% nel Sud Italia e al 60% da noi. Quindi nel fondo trentino potrebbe investire anche 60 milioni. Piazza Dante metterà in campo da 12 a 22 milioni.

Intanto si allenta la tensione finanziaria su un altro fronte immobiliare in cui è impegnata la Cooperazione. La Piedicastello spa, che gestisce l'operazione ex Italcementi, ha ottenuto la proroga del finanziamento in pool di 22 milioni con Unicredit, Btb, Cassa Centrale fino al completamento della permuta, rinviata al 2014. Il nuovo apporto delle Casse rurali, quindi, si limiterà a 7 milioni, mentre gli altri 20 raccolti, insieme a 8 milioni di capitale, andranno a rafforzare la Rurale di Folgaria in difficoltà.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
24 maggio 2013 social housing , trento , provincia , diego schelfi

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