Scaduti ieri i termini per il pagamento della prima rata IMU

È scaduto ieri il termine per il pagamento della prima rata dell'Imu. L'imposta sugli immobili, in questo caso, è dovuta per tutte le categorie che non hanno beneficiato del blocco previsto dal Governo, nel quale rientrano prime case, terreni e fabbricati agricoli che sono quindi chiaramente esclusi dal pagamento.

Secondo i dati forniti dall'Ufficio Tributi del Comune di Trento i soggetti che in questa tornata hanno ricevuto a casa il bollettino di pagamento sono circa 22 mila, per un totale di imposta versata che si dovrebbe aggirare sui 17 milioni di euro.

Ecco i dettagli per i "ritardatari":


In caso di ritardo nel pagamento saranno applicate delle sanzioni. Si tratta del cosiddetto ravvedimento operoso. Da oggi, infatti, all'imposta dovuta si applicherà un interesse legale che, anche per quest'anno, è del 2,5%. Gli interessi dovuti sono calcolati sui giorni di ritardo. Fino al 1° luglio l'importo sarà aumentato dello 0,2% sull'imposta per ogni giorno di ritardo; se il pagamento avverrà dopo due settimane ed entro un mese dalla scadenza si deve pagare l'importo del tributo con una sanzione fissa del 3% e si calcoleranno gli interessi che maturano giorno per giorno; infine se il pagamento avverrà oltre un mese, la sanzione salirà al 3,75%.

A differenza dello scorso anno ad essere diminuita è invece la confusione su questa nuova imposta. A confermalo è stato il minor afflusso di cittadini agli sportelli dell'Ufficio tributi negli ultimi due mesi. «La situazione - ha spiegato Giorgio Antoniacomi, dirigente del Servizio tributi - è stata intensa nel mese di giugno, fino a venerdì scorso, ma minore rispetto lo scorso anno. Il periodo è stato circoscritto, perché non è più una novità e c'è già stata una buona vaccinazione, ma anche perché alla fascia delle abitazioni principali è stato congelato il pagamento».

Secondo i dati raccolti, nel mese di giugno le persone che si sono recate a chiedere informazioni in piazza Fiera sono state 1700, alle quali vanno poi sommate le telefonate e le e-mail. Numeri che devono però essere aggiunti a quelli di maggio, per un totale di circa 3500 richieste. Per tutti resta comunque la «spada di Damocle» dell'approvazione del decreto che ha sospeso una parte dei pagamenti. Si dovrà attendere con ansia il 31 agosto, quando si prevede l'arrivo delle nuove norme dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
18 giugno 2013 imu , imup , imposte , Comune di Trento , trento

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