Progetti futuri: il teleriscaldamento per le Giudicarie

Il Consorzio Elettrico di Stenico sta considerando la possibilità di aggiungere alla produzione elettrica, cuore della sua attività attuale, anche quella termica.

Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento che consiste essenzialmente nella distribuzione, attraverso una rete di tubazioni isolate e interrate, di acqua calda, acqua surriscaldata o vapore (detti fluidi termovettori), proveniente da una grossa centrale di produzione, alle abitazioni con successivo ritorno dei suddetti alla stessa centrale.

A confermarlo Massimo Corradi, facente funzioni presidente dopo le dimissioni dal vertice di Mario Tonina in seguito all'elezione in consiglio provinciale. 


«L'azienda sta bene - spiega Corradi - l'attività attuale è consolidata e prosegue, e il Cda da qualche tempo sta valutando la possibilità di entrare nel campo dell'energia termica. In particolare con un impianto di teleriscaldamento in un'area delle Esteriori»

L'idea è di partire da Ponte Arche, considerando la non metanizzabilità e la vocazione turistica dell'area. Si tratta però di verificare l'interesse nella popolazione prima di avviare un'analisi tecnica.

Un progetto che rimane nell'ambito dello sviluppo delle energie rinnovabili portato avanti con costanza dal Ceis, a sottolinearlo il direttore del Ceis, Dario Ravagni : «Le Esteriori come ogni territorio abitato necessitano di calore, il metano è una via già esclusa per l'eccessiva frammentazione dei nuclei abitati, quindi va esplorata la possibilità di realizzare piccole unità modulari di teleriscaldamento utilizzando fonti energetiche alternative alle attuali sorgenti fossili. L'integrazione alla geotermia e al fotovoltaico potrebbe essere la biomassa di cui il territorio è ricco».

Sono i primi passi di un progetto che, dovesse riscontrare il favore della popolazione, sarà l'amministrazione votata nel maggio 2014 a portare avanti, ma il teleriscaldamento è indubbiamente l'iniziativa più delicata di questi mesi di reggenza di Corradi «poi c'è l'attività ordinaria che è consistente ma ben impostata – spiega Corradi - prosegue il piano di razionalizzazione della rete elettrica a 20 kV, l'automazione delle cabine elettriche e l'interramento di tratte di linee attualmente aeree. In questi giorni si sta lavorando per la realizzazione di una piccola centralina idroelettrica per il comune di San Lorenzo, in località Le Mase, che dovrebbe entrare in funzione il prossimo anno». 

Responsabilità non piccola quella di occuparsi del Ceis e succedere ad un presidente come Mario Tonina. «E' un'eredità pesante - conferma Corradi - perchè il lavoro è grosso. Ma è anche una buona eredità: l'azienda sta bene, è sana, quindi se l'onere è ipegnativo sicuramente è anche foriero di grandi soddisfazioni». Parliamo dell'assemblea di maggio, si candiderà per diventare il prossimo presidente? «Non c'è nulla né di deciso né di escluso - è diretto Corradi - questi sei mesi da sostituto presidente mi tornano sicuramente utili per valutare l'impegno che il ruolo richiede, non dimentichiamoci che oltre all'attività ordinaria il presidente si occupa di rappresentare l'azienda, mantenere i contatti istituzionali e valutare la fattibilità di nuove iniziative. In questo momento ho accolto con piacere l'offerta del consiglio di amministrazione, il futuro è tutto da decidere».

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
6 novembre 2013 riscaldamento , giudicarie

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