Modifiche alla Riforma del Condominio

Nel Dl “Destinazione Italia”, approvato il 13 dicembre dal CdM, sono contenuti anche i correttivi alla Riforma del Condominio (Legge 220/2012), che recepiscono le modifiche richieste dagli amministratori e dalle Associazioni.

L'art. 1 del suddetto decreto dedica ampio spazio al tema casa e nello specifico al comma 9 si possono traovare tutte le modifiche che verranno apportate alla Riforma del Condominio.

I "Correttivi di buon senso" furono raccolti dal senatore Salvatore Torrisi e dal sottosegretario alla Gisutizia Cosimo Ferri durante un convegno cui parteciparono 25 associazioni del settore.


In sintesi ecco i punti principali:

  • Formazione degli Amministratori: la Riforma prevedeva già la formazione obbligatoria, ma non stabiliva i i requisiti per lo svolgimento della formazione alla professione di amministratore e le modalità di svolgimento dei corsi. Ora gli standard saranno invece stabiliti in modo uniforme su tutto il territorio con un regolamento del Ministero della Giustizia.
  • Risparmio energetico: viene eliminato l'equivoco che aveva fatto inserire le opere per il risparmio energetico tra le innovazioni che richiedevano comunque la maggioranza degli intervenuti in assemblea e i 2/3 dei millesimi. Si spera che ciò operi una semplificazione e che deliberare simili interventi diventerà più agevole.
  • Sicurezza: è stata fatta chiarezza sul fatto che i dati relativi alle condizioni di sicurezza da inserire nell’anagrafe condominiale sono quelli relativi alle parti comuni dell’edificio. La formulazione precedente lasciava invece intendere che gli accertamenti potessero riguardare anche le proprietà individuali.
  • Sanzioni: si stabilisce che la maggioranza degli intervenuti in assemblea e almeno i 500 millesimi dell’edificio possano stabilire le sanzioni per chi non rispetta i regolamenti condominiali. La Riforma del Condominio non specificava invece il meccanismo per l’irrogazione delle sanzioni.
  • Costituzione del Fondo Lavori: se il contratto per la realizzazione di interventi di manutenzione o innovazione prevede il pagamento graduale, in base al progressivo stato di avanzamento dei lavori, il fondo potrà essere costituito in relazione ai singoli pagamenti dovuti. In questo modo vengono superate le problematiche sorte a causa della formulazione della versione iniziale, in base alla quale il fondo lavori doveva essere costituito non solo in anticipo, ma anche in modo integrale. I condomini avrebbero cioè dovuto versare tutto l’importo dei lavori prima della loro realizzazione. Sono state ascoltate e conciliate così sia le ragioni creditorie dell’appaltatore sia le esigenze economiche dei proprietari che hanno notevoli difficoltà ad anticipare l’intera somma dovuta. La vecchia formulazione della Riforma avrebbe disincentivato dall’intraprendere interventi, incidendo ancor più negativamente sulla già disastrosa situazione delle imprese edili e artigiane.
A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte EDILPORTALE
19 dicembre 2013 condominio

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