Da inizio 2015 lieve ripresa per il mercato immobiliare

Non é ancora chiaro se si tratti di una semplice impressione (o meglio illusione) oppure di una positiva realtà, ma ciò che gli operatori del settore percepiscono è una timida crescita delle richieste e conseguentemente delle compravendite.

Monica Zenatti, Marco Calzà e Gianni Franchini ci raccontano le loro percezioni e sensazioni in merito all'evoluzione dei trend di mercato.

Il taglio più richiesto é unanimentente quello degli appartamenti usati con superficie medio/grande (due oppure tre camere), i clienti interessati a questo genere di proposte sono chiaramente soprattutto le famiglie che dimostrano quindi una sorprendente fiducia nel futuro.


Monica Zenatti (Immobiliare Deborah) racconta a Giuliano Lott del quotidiano Trentino che nell'ultimo semestre la richiesta é cresciuta e i potenziali acquirenti sembrano essere maggiormente orientati alla finalizzazione dell'acquisto.
Nonostante la riduzione dei prezzi che ha indubbiamente caratterizzato l'ultimo periodo, l'ostacolo primario si rivela sempre essere la richiesta economica del venditore, frequentemente superiore alle reali possibilità del cliente.

Il cliente predilige in genere gli appartamenti nuovi con classificazione energetica più alta e con criteri costruttivi moderni volti ad una maggiore isolazione termica ed acustica da cui deriva inevitabilmente un comfort abitativo superiore ed un notevole risparmio sulle successive spese di gestione.

Nel momento in cui ci si trova però a dover affrontare la questione del prezzo, numerose famiglie finiscono per ripiegare su appartamenti di media età (10-15 anni) che si riescono ad acquistare con un investimento leggermente inferiore e risultano essere abitabili sin da subito. In questi casi è però d'obbligo tenere conto che entro alcuni anni si renderà necessario sostenere qualche ulteriore costo per la manutenzione.

Le unità abitative nuove sul mercato sono poi davvero poche. A della crisi le imprese costruttrici, sempre che non siano fallite, sono state costrette a ridurre considerevolmente i propri progetti.
Quel che resta è quindi di norma l'invenduto degli ultimi cantieri, spesso risalente agli anni passati.

Molti sono poi coloro i quali cercano di acquistare direttamente dal costruttore, ignari delle possibili difficoltà ed incognite. Se la ditta fallisse le difficoltà sarebbero infatti molteplici in quanto il curatore fallimentare ha titolo di chiedere conto di quanto è già stato pagato; per il cliente ultimo rientrare in possesso della somma può quindi rivelarsi essere un percorso lungo e difficile.

Per Gianni Franchini (Mazzini Immobiliare), il 2014 é stato un anno da dimenticare, ma dal 2015 la situazione sembra essere svoltata soprattutto per gli appartamenti con 2/3 stanze usati.
Anche Franchini conferma che l'usato resta il re del mercato con una proporzione di vendita di 1 a 20. A tal proposito è interessante notare come sia pressoché scomparsa la richiesta dei cosiddetti miniappartamenti da investimento, per il semplice fatto che ad essere scomparsi sono in primis i potenziali investitori.

Anche secondo Calzà di Mondocasa sono presenti timidi segnali di ripresa in particolare per gli appartamenti usati e deprezzati. Il centro resta sempre il più richiesto, ma anche Marco, Lizzana e Noriglio non se la cavano male grazie al prezzo.

Le banche hanno sicuramente dato il loro contributo abbassando i tassi sui mutui di acquisto prima casa che da 4,5 o 5% si sono ridotti della metà fino al 2,5%. Resta fondamentale però il fatto che gli istituti di credito concedano un prestito
 corrispondente al massimo all'80% della spesa complessiva di acquisto favorendo forse chi ha una disponibilità economica tale da poter ridurre ulteriormente la percentuale di credito richiesta.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte TRENTINO - QUOTIDIANO
9 aprile 2015 rovereto , mercato immobiliare , crisi economica

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