Il proprietario che affitta può tenere una copia delle chiavi di casa?

Partiamo con un esempio concreto: siamo in fase di trattativa per la concessione in affitto di un appartamento e il futuro inquilino chiede specificamente che gli vengano consegnate tutte le copie delle chiavi di casa.

A qualcuno può sembrare una richiesta bizzarra, ma forse non lo è così tanto. Non consideriamo nemmeno l’ipotesi che il proprietario di casa voglia mettere in atto comportamenti illeciti, probabilmente il suo pensiero è che le chiavi possano essere utili in caso di emergenze mentre l’inquilino è fuori casa.

L’inquilino invece ritiene la sua richiesta del tutto legittima. Cerchiamo di capire chi ha ragione.


Una cosa è certa: non aprite nemmeno il codice civile alla ricerca della norma che risolva il problema. Il motivo è semplice: non esiste. E quindi come si fa? La soluzione è fare riferimento alle disposizioni generali riguardanti i concetti di proprietà e detenzione.

Il legislatore ci dice che la detenzione è il potere di fatto su una cosa altrui, e la detenzione di un bene può essere lecita o illecita. Applichiamo il concetto al contratto di affitto: durante la durata del contratto l'affittuario detiene il bene legittimamente, legittimità che scadrà al termine del contratto stesso.

Con la stipula del contratto di locazione quindi il proprietario solitamente trasferisce all'affittuario la piena ed esclusiva disponibilità dell'immobile. Ciò significa che se Paolo prende in affitto un appartamento da Giuseppe, da quel momento è l'unico a poterlo utilizzare, secondo la propria volontà (fatto salvo i casi di conduzione non consona al contratto stipulato).

L'affittante invece, dal momento della firma del contratto continua ad essere il proprietario dell'appartamento, ma per mezzo dell'inquilino (cfr. art. 1141, secondo comma, c.c.). Non solo: l'affittuario, una volta ottenuta la disponibilità dell'alloggio, in quel luogo molto probabilmente stabilirà la propria dimora oppure il proprio domicilio lavorativo. Per completare il quadro quindi, il legislatore ci dice che dimora e domicilio sono luoghi inviolabili. L'inviolabilità del domicilio è prevista infatti dalla Costituzione e dal codice penale (cfr. artt. 14 Cost. e 614 c.p.).

La conseguenza è che il proprietario non può mantenere nessuna copia delle chiavi dell'appartamento in quanto dal momento della firma del contratto di affitto questo è nell'esclusiva disponibilità dell'affittuario. In tal senso parla chiaro una sentenza della Cassazione del 1978, la quale specifica che "lo ius excludendi del titolare del diritto alla inviolabilità del domicilio può esercitarsi anche contro il proprietario che abbia lo scopo di provvedere ad opere di manutenzione della cosa di sua proprietà" (Cass. 14 febbraio 1978 in Cass. pen. 1980, 109).

Conclusione: il proprietario non può trattenere copie delle chiavi di casa, e se mantenesse una copia delle chiavi di nascosto sarebbe legalmente perseguibile dall'affittuario.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte CONDOMINIOWEB
17 aprile 2015 affitto , affitto casa , chiavi

Commenta

Ti piace questo articolo?
Fallo sapere ai tuoi amici!