Nuovi aumenti per chi vive in appartamenti Itea

Novità in arrivo per chi ha diritto all'alloggio popolare, sopratutto per chi ha già all'attivo un contratto di locazione. Dopo che negli ultimi 5 anni i contratti di locazione Itea hanno subito adeguamenti compresi tra il 70% e il 200% del canone precedentemente accordato, ora è in arrivo un nuovo adeguamento che sarà compreso tra i 20 e i 30 euro.

La buona notizia, se vogliamo, è che non tutti gli utenti Itea vedranno addebitarsi tale nuovo aumento ma solamente coloro che possiedono un coefficiente Icef superiore allo 0,23 e che abitano in un immobile di categoria superiore.


La prima condizione è una soglia oggettiva che determina quella che è la fascia più debole, rispetto le altre; la seconda condizione, sempre oggettiva, fa riferimento all'immobile, alla tipologia dello stesso nonché alla sua categoria energetica. Immobili di categoria energetica elevata, infatti, comportano minori consumi per coloro che li occupano e dunque è giustificato l'aumento del canone di locazione, al fine di dare pari trattamento a tutti gli utenti Itea.

Se questo ragionamento può essere condivisibile, risulta un poco più difficile da comprendere perché il coefficiente Icef sia stato individuato nello 0,23, che su per giù corrisponde ad una entrata familiare di circa 1.000 euro annui, soglia che dunque diviene il nuovo spartiacque tra chi può permettersi maggiori lussi e chi meno, e dunque, tra coloro che sono meritevoli di una maggiorazione del canone di locazione, e coloro che non subiranno variazioni di canone.

Non vi sono novità, invece, quanto alla costruzione di nuove abitazioni: il piano di edilizia abitativa pubblica approvato nel 2007 dalla giunta Dellai, e che prevedeva la messa a disposizione di circa 9.000 abitazioni, di cui 3.000 ex novo, è stato realizzato circa a metà e al momento le domande di abitazione inoltrate da cittadini aventi i requisiti, e che rimangono invece inevase per assenza di immobili, è di circa 4.000 unità.

Considerato, dicevamo, che la provincia, come confermato da Carlo Daldoss - assessore alla coesione territoriale, urbanistica, enti locali ed edilizia abitativa -, non ha in programma nuovi interventi di edilizia residenziale pubblica nei prossimi due anni, le uniche due opzioni percorribili rimangono il contributo di circa 300 euro mensili che viene erogato a chi ha i requisiti per ottenere una abitazione e non la ottiene per mancanza di locali, e accelerare i lavori di manutenzione e ammodernamento degli immobili che vengono restituiti a Itea ogni anno per scadenza dei canoni di locazione.

Questi immobili, detti di risulta, sono circa un migliaio e, se Itea provvedesse alle relative opere di riqualificazione e manutenzione in tempi brevi, potrebbero ridurre il deficit abitativo dell'edilizia residenziale pubblica ben del 25%. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte Il Trentino
7 settembre 2015 itea , alloggi ITEA , affitto casa

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