IMU, la confusione del Comune di Mezzocorona. Non la vogliamo ma si dovrà comunque pagare

Abbiamo la sensazione che nell'orbita IMU continui ad esserci molta, forse troppa confusione, anche da parte dei media stessi. Per curiosità vi invitiamo a leggere questo rapido articolo apparso qualche giorno fa (sabato 12 maggio 2012) sul quotidiano l'Adige.

Leggendo tra le righe l’unica sensazione che si percepisce è quella di voler dare un ulteriore messaggio, possibilmente negativo, inerente la nuova tassa voluta dal governo Monti.

Quello che interessa effettivamente al cittadino si trova sul finale dell’articolo: il comune di Mezzocorona ha mantenuto i minimi di legge e non verranno applicati gli aumenti indicati dalla Provincia, dal 7,60 al 7,83 per mille sull’aliquota della seconda casa, come invece sta avvenendo in molti Comuni del Trentino. Per tutte le famiglie verranno poi calcolati automaticamente gli importi della nuova tassa e saranno inviati moduli già precompilati per ogni abitazione.


Tutti contro l’IMU, ma alla fine la si dovrà pagare ugualmente. La mozione proposta dalla Lega Nord in consiglio comunale, approvata all’unanimità anche dal gruppo del Pd, altro non serve se non ad esprimere una protesta di ordine politico.

Nella sua illustrazione, il capogruppo della Lega Nord, Roberto Facci, ha sottolineato come nel decreto legislativo sul federalismo fiscale municipale l’ex-ICI non deve essere applicata all’abitazione principale e alle relative pertinenze. L’IMU, tra l’altro, non è sostitutiva di altre imposte che il contribuente dovrà continuare a pagare e metà degli introiti provenienti dal gettito IMU spetterà allo Stato.

«La manovra del governo Monti - ha aggiunto - contraddice, profondamente, lo spirito federalista e i princìpi contenuti nel decreto sul federalismo fiscale; gravare le famiglie di questa nuova imposta, in un momento di così grande difficoltà, non aiuta la ripresa economica ma comporterà una contrazione, ancora più forte, dei consumi a tutto svantaggio della paventata crescita».

La mozione è stata approvata entusiasticamente anche dall’assessore al bilancio, Carlo Toniolli; non appare contradditorio dire no all’IMU e poi applicarla? «La mozione della Lega Nord è stata votata da noi della maggioranza, assieme al gruppo Pd, come atto di protesta da inviare al premier Mario Monti e al suo governo che ha istituito questa nuova tassa sugli immobili; fra l’altro, per ironia, si chiama imposta “municipale”, ma di “municipale” ha ben poco, visto che metà del gettito va allo Stato e tutta la parte in più rispetto a quanto si incassava in precedenza di Ici, viene trattenuta dalla Provincia. Pertanto i cittadini pagheranno molto di più, circa il 150%, di imposte al Comune senza che questo abbia alcun beneficio. Anzi: esso dovrà svolgere la nuova funzione di “esattore” per conto della Provincia e dello Stato. In questa situazione di continui tagli sui trasferimenti provinciali, il Comune non ha evidentemente possibilità di intervenire sulla riduzione delle aliquote dell’imposta. E, infatti, molti comuni hanno già proceduto all’innalzamento dell’aliquota ordinaria».

Mezzocorona ha mantenuto i minimi di legge e non verranno applicati gli aumenti indicati dalla Provincia, dal 7,60 al 7,83 per mille sull’aliquota della seconda casa, come invece sta avvenendo in molti Comuni del Trentino.

In questo clima di confusione, poiché nemmeno il governo sa come applicarla, l’IMU resta un’incognita per i cittadini. Tuttavia il Comune di Mezzocorona, ha informato Toniolli, è in grado di calcolare l’IMU per tutte le famiglie e di inviare i moduli già precompilati in ogni abitazione. Prima di procedere, però, si attendono comunicazioni dalla Provincia sui dettagli e le modalità di applicazione e riscossione dell’imposta. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
17 maggio 2012 mezzocorona , imu , imposte

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