Le tasse sulla casa all’Estero - La guida di CaseTrentine.it

Con l’inizio del mese di dicembre si avvicina sempre più la scadenza per il pagamento delle tasse sulla casa: però mentre troviamo molte informazioni sul pagamento delle imposte sulla casa in Italia, troviamo ben poco riguardo le tasse sulla casa all’Estero. Dovete sapere infatti che, a partire dal 2012, le persone fisiche residenti in Italia e che possiedono una casa all’Estero devono pagare una imposta su questa. L’imposta cui sono soggetti gli immobili all’Estero è l’IVIE, acronimo di Imposta sul valore degli immobili situati all’Estero.

Chi deve pagare l’IVIE? 

Innanzitutto devono pagare l’IVIE tutti coloro che sono proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni a qualsiasi uso destinati ubicati all’Estero. Devono inoltre pagare l’IVIE i titolari di diritti di abitazione, uso, usufrutto, enfiteusi e superficie relativi a immobili e/o terreni situati all’Estero nonché i concessionari di aree demaniali estere e i locatari, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

A quanto ammontano le tasse sulla casa all’Estero? 

Al momento della redazione del tutorial, l’IVIE è stabilita nello 0.76% del valore dell’immobile o degli immobili che si possiedono nel caso si tratti di seconde case e nello 0.4% se queste sono la prima casa del contribuente. Il valore di riferimento è quello di costruzione dell’immobile – includendo anche l’acquisto del terreno –, nel caso si sia provveduto in proprio a realizzare l’immobile, o di acquisto qualora si sia comprato l’immobile già finito. Nel caso si sia provveduto a costruire l’immobile in proprio è dunque importante conservare tutta la relativa documentazione e fatture, al fine di dimostrare allo Stato italiano il valore dello stesso, in caso di accertamento fiscale. In assenza di valori, invece, si deve fare riferimento al valore di mercato per un immobile similare nella zona in cui è ubicato l’immobile stesso.

Quando va pagata la tassa sulle case all’Estero? 

L’IVIE è una imposta proporzionale per calcolare la quale si deve tenere in conto sia la quota di possesso dell’immobile che il periodo di possesso dello stesso. Ai fini della corretta determinazione dell’IVIE, dunque, si dovrà moltiplicare il valore dell’immobile per il coefficiente di tassazione dello 0.76% (o del 0.4% a seconda dei casi) e per la percentuale di proprietà dell’immobile. Il dato così ottenuto va diviso in dodicesimi, corrispondenti ai dodici mesi dell’anno: per ogni mese di possesso si somma il relativo dodicesimo, tenendo a mente che si considera come mese intero nel caso il periodo di possesso superi i 15 giorni. Il saldo così ottenuto sarà quello da pagare allo Stato italiano.

Quale è la soglia di esenzione IVIE?

Il governo italiano ha previsto una soglia di esenzione pari a 200 euro: nel caso, dunque, il saldo da versare a titolo di tassa sulle case all’Estero calcolato come indicato al precedente punto sia inferiore a 200€ non è dovuta nessuna imposta. In tal caso si dovrà solamente compilare il modulo RW della dichiarazione dei redditi e non anche il quadro RM. Semplificando vuol dire che se siete proprietari al 100% di una casa all’estero, che possedete da più di 12 mesi, non pagherete nessuna tassa se questa vale meno di 26.315€.

Se pago le tasse all’Estero devo pagarle anche in Italia?

Al fine di evitare la doppia imposizione sul medesimo immobile, lo Stato italiano riconosce al contribuente un credito d’imposta pari al valore delle imposte pagate all’Estero. Questo significa che se la imposte pagate all’Estero sono superiori a quello che si sarebbe dovuto pagare in Italia, non si pagherà nulla; nel caso invece queste siano inferiori si dovrà pagare solamente la differenza tra quanto pagato allo Stato Estero e quanto dovuto in Italia. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT
2 dicembre 2015 Tutorial , Consigli di CaseTrentine , imposte

Commenta

Ti piace questo articolo?
Fallo sapere ai tuoi amici!