Come cambia la bolletta elettrica 2016: rincari per single e coppie

Il primo gennaio 2016 è entrato in vigore il nuovo sistema di calcolo della bolletta elettrica, i cui principali frutti sono un aumento medio annuo di 78 euro all’anno per single e di 21 euro per coppie e piccole famiglie, mentre per le famiglie numerose vi sarà una riduzione dei costi della corrente elettrica di 46 euro all’anno.

A determinare questo cambio nella bolletta elettrica il fatto che va in pensione il sistema di calcolo progressivo, introdotto quarant’anni fa in pieno periodo di shock petrolifero e che prevedeva maggiori costi per chi possedeva maggiori consumi di elettricità. In parole povere il sistema progressivo – in uso fino ad oggi – avvantaggiava chi consumava meno, che così pagava una bolletta energetica inferiore, rispetto al suo reale consumo quale – potremmo dire – premio per aver risparmiato corrente. Chi invece consumava di più si vedeva la bolletta elettrica aumentata. La ragione per la quale venne introdotto, infatti, era proprio quella di incentivare un ridotto consumo di energia elettrica, in un paese, come l’Italia di 40 anni fa, che era in deficit di produzione di energia elettrica e che dipendeva dall’importazione delle fonti di produzione fossile dall’estero.

Dal primo gennaio 2016, invece, è iniziato un cammino che porterà alla totale abolizione del sistema progressivo, che avverrà completamente nel 2018. Ogni consumatore, in conseguenza di ciò, pagherà la corrente che veramente consuma, senza premi e oneri. Questo, come detto, si tradurrà in un aumento medio calcolato della bolletta di 78 euro per i single benestanti (con consumo medio stimato di 1.500Kw annui) e di 21 euro per le coppie e piccole famiglie (con consumo medio stimato di 2.700Kw annui). Le famiglie numerose, invece, e coloro che hanno alti consumi di energia elettrica – il cui consumo medio è stimato in 3.200Kw annui – risparmieranno mediamente 46 euro all’anno. Nel dettaglio la modifica, che viene effettuata a seguito della Direttiva Europea sull'Efficienza Energetica e che ci porterà ad allinearci con il resto d’Europa, interviene sulle tariffe di rete e sugli oneri generali di sistema, che assieme compongono il 40% della bolletta elettrica.

L’obbiettivo della Direttiva Europea che impone l’addio al sistema progressivo è quello di incentivare la diffusione di apparecchiature elettriche efficienti, come pompe di calore, auto elettriche o piastre a induzione, che invece oggi risultano penalizzate da costi eccessivi. Secondo la Commissione Europea, infatti, l’adozione di sistemi di calcolo della bolletta elettrica progressivi, quale quello italiano, non permette il corretto svilupparsi di un mercato degli apparecchi che utilizzano energia elettrica, che in futuro sarà sempre più prodotta da fonti rinnovabili. È questo, dunque, un passo importante per giungere ad una effettiva sostituzione delle apparecchiature a gas o gpl con quelle alimentate a corrente elettrica. In aggiunta a questo l’introduzione del sistema lineare dovrebbe portare ad una semplificazione delle bollette energetiche che saranno più semplici da leggere e da comprendere, e di conseguenza più trasparenti.

A favore di famiglie e single bisognosi, infine, affinché questi non vengano penalizzati dal passaggio al sistema lineare è stato previsto un "ammortizzatore" che annullerà ogni possibile effetto negativo: si tratta del bonus sociale di sconto, al momento del 20% e per il quale l’Autorità per l’Energia Elettrica ha già chiesto al Governo un aumento al 35%. Grazie al bonus elettrico, dunque, famiglie e single bisognosi non subiranno alcuna variazione rispetto la bolletta attuale.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT
4 gennaio 2016 bollette , risparmio energetico , risparmio

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