Biosphera 2.0: la casa del futuro

Nasce a Torino un esperimento che presto potrebbe diventare la casa del futuro; un’abitazione completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, autonoma in ogni sua funzione e tecnologicamente alquanto avanzata. Grazie al lavoro di un centinaio di studenti divisi tra i corsi di architettura e di ingegneria (di svariate zone d’Italia) si potrà finalmente ammirare un innovativo contributo di abitazione a consumi ridotti totalmente made in Italy. Finalmente un progetto innovativo nato e sviluppato da menti italiane. Questa proposta nasce infatti dalle geniali idee del gruppo Woodlab del Politecnico di Torino, e proprio sotto il Monte Bianco verrà inizialmente posizionato il prototipo per poi spostarsi in varie tappe in giro per l’Italia.

Per chiunque lo desideri sarà possibile ammirare questo prototipo dalle dimensioni di un container (soltanto 25 mq), realizzato quasi interamente in legno con alcuni preziosi innesti multistrato. Naturalmente all’interno dell’abitazione sono stati accuratamente predisposti sistemi all’avanguardia per rendere la casa completamente autonoma. Un tipo di illuminazione a led (dai consumi quindi molto ridotti) ed elettrodomestici di ultimissima realizzazione completano il profilo di casa futuristica. Sarà questa un’abitazione certamente piccola ma piena di confort, riuscirà a raccogliere ogni raggio di sole che batte sul tetto della casa del domani; ben 10 kW vengono immagazzinati tramite una batteria di ultimissima generazione, un locale che si può autoalimentare per oltre 15 giorni. Biosphera 2.0 per il momento rappresenta soltanto un piccolo ma interessante esperimento in fase di studio, chissà che in breve tempo si riuscirà a portare questo splendido esempio di sostenibilità in molte delle nostre case. Come simbolo inciso sulle mura è stato scelto non a caso L’uomo Vitruviano che manifesta un forte cambiamento culturale, ispirazione verso cui noi italiani dovremmo sempre fare riferimento per orientarci ad epoche più sorridenti.


 

14 giugno 2016

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