Presentata la “Guida Casa 2017”: trainano il mercato immobiliare gli immobili entro i 250 mila euro

Venerdì 16 dicembre all’auditorium SEAC è stato presentato l’annuario FIMAA “Guida Casa 2017”: il listino prezzi commerciali degli immobili dei comuni del Trentino, giunto quest’anno alla sua 21° edizione. Questa pubblicazione, come afferma il presidente FIMAA Trentino Severino Rigotti, rappresenta un ottimo strumento per la valutazione del trend del mercato immobiliare. Dai dati emerge un’inversione di tendenza rispetto al 2015, si registra infatti un aumento del 20% sulle vendite nei primi sei mesi dell’anno. La buona notizia dunque è che il mercato immobiliare è ripartito, in particolare al top ci sono i bilocali sino a 250 mila euro, tuttavia continua a versare nella crisi il settore industriale e artigianale.

Dall’analisi, a cui hanno partecipato il curatore della Guida Carlo Inama, il legale FIMAA Italia Daniele Mammani, il dirigente della Camera di commercio Luca Trentinaglia, il funzionario dell’Agenzia delle Entrate Paolo Barzaga, gli assessori Daldoss e Biasiolli, emerge come le compravendite riguardino per il 95% il mercato dell’usato che si svolge tra privati e solo per il 5% le imprese edili. Questi dati, provenienti da fonti notarili avvallate dall’Ufficio delle Entrate, fotografano il passaggio da un mercato dell’acquisto ad uno dello scambio e non fanno che confermare lo stato di crisi in cui versa il comparto industriale dell’edilizia. Si registra inoltre un crollo del 50 - 60% sul valore degli immobili da ristrutturare, con i prezzi che arrivano sino a 2.700 euro al metro quadro.
La crisi dunque coinvolge tutta la filiera del comparto edilizio e per contrastare il proliferare dell’abusivismo e delle ristrutturazioni “fai da te”, la Camera di commercio ha lanciato una campagna con ammende da 30 mila euro per ogni registrazione errata.

Rispetto al resto d’Italia, in Trentino la situazione rimane comunque più rosea, anche grazie alla presenza di agevolazioni fiscali, il 50% sulle ristrutturazioni e 65% per gli Ecobonus, che offrono una marca in più all’auspicata ripresa nel settore. In ogni caso ci vorranno decenni per tornare allo status anteriore al 2007, quando si vendevano 260-270 mila appartamenti l’anno.

 

19 dicembre 2016

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