Bilancio ITEA 2011 - Utili per oltre 1 milione di euro nonostante i canoni minimi a 25 euro mensili

Sono arrivati i dati 2011 sull'operato di ITEA che come sempre si conferma S.P.A. provinciale estremamente attiva ed attenta alle esigenze della popolazione trentina e non.

Nel 2011 sono stati incassati più di 12 milioni di canoni di locazione, merito anche dell'aumento da 10 a 25 euro mensili dell'affitto minimo. Tra le altre voci di bilancio interessanti vanno segnalati i quasi 7 milioni di euro incassati dalla cessione di appartamenti ex ITEA agli inquilini.

Alla voce costi troviamo i 13 milioni 451 mila euro spesi per gli immobili di proprietà della società oltre che per quelli che gestisce per conto di Provincia e Stato. In particolare ITEA ha ammodernato 1.761 alloggi liberati dagli inquilini e realizzato 470 nuovi appartamenti.

L’utile al netto ammonta a 1 milione 33 mila euro, con una flessione di 30 mila euro rispetto all’anno precedente (2010). Leggi tutto il resoconto nell'articolo apparso giovedì 19 luglio 2012 sulle pagine de l'Adige.


Ammonta a 12 milioni 359 mila euro il totale dei canoni di locazione degli appartamenti ITEA. Un dato in leggera crescita rispetto al 2010, anche per le novità introdotte dalla Provincia che ha elevato da 10 a 25 euro mensili l’affitto minimo degli alloggi messi a disposizione dalla Spa controllata dall’ente pubblico.

Questa misura, in particolare, nel 2011 ha interessato poco più di 1.500 nuclei familiari, con un aumento rispetto all’esercizio precedente di circa 100 unità.

Il canone mensile medio lo scorso anno ammontava a 120 euro, contro i 114 ed i 117 euro rispettivamente
degli anni 2009 e 2010. La Provincia prevede di far salire questa voce fino a 190 euro, ma per i contratti ante-riforma (e a partire dal 2009) gli aumenti sono spalmati su cinque anni, mentre è prevista una diminuzione della contribuzione da parte delle famiglie la cui condizione economica è in peggioramento. Da segnalare è l’aumento della mobilità sociale dagli alloggi Itea, che favorisce l’arrivo di «affittuari» meno benestanti.

Esiste comunque anche una fetta di residenti che preferisce acquistare l’appartamento «ceduto» da ITEA: quest’attività - favorita dall’ente pubblico - nel 2011 ha generato un incasso di 6 milioni 791 mila euro. Ad inoltrare la richiesta di ottenere un alloggio pubblico, nel 2011 sono stati 3.591 extracomunitari e 3.941 comunitari: le domande accolte ammontano al 4,15% del totale, e di queste appena un decimo si riferisce a famiglie di origine extra-europea. «Ufficialmente, le domande aumentano di circa 500 unità ogni anno - riferisce la presidente Aida Ruffini – ma questo dato non indica un aumento del bisogno di casa in Trentino, poiché le richieste rimangono valide per 3 anni. Da oggi, ogni domanda varrà dodici mesi, e questa operazione dovrebbe avere l’effetto di “sgonfiare” le graduatorie».

L’operato della Spa è sostanzialmente in linea con le previsioni stabilite dal Piano straordinario degli alloggi
lanciato nel 2008 e che dovrebbe concludersi nel 2016. Secondo quanto riportato sul bilancio sociale distribuito proprio in questi giorni, è stato raggiunto il 37,18% degli obiettivi.

ITEA ha ammodernato 1.761 alloggi liberati dagli inquilini (in anticipo rispetto alla tabella di marcia, pari al
58,7% del previsto) e realizzato 470 nuovi appartamenti. In quest’ultimo caso le procedure stanno proseguendo a rilento, se si pensa che entro il 2016 dovranno essere accessibili altri 2.530 alloggi. «Non siamo preoccupati - è il commento di Ruffini - prevediamo di completare il piano entro i tempi previsti, finanziamenti permettendo». A tutto il 2011, le strutture tecniche della società hanno attivato, tra progettazione, appalto e cantierizzazione, un numero complessivo di iniziative per un totale di 1.148 alloggi.

Nel 2011 sono stati spesi complessivamente 13 milioni 451 mila euro per gli immobili di proprietà della società oltre che per quelli che gestisce per conto di Provincia e Stato. Un’importante quota di questo importo, pari ad oltre 10,5 milioni di euro, è stata impiegata in opere di manutenzione straordinaria (di questi, appena l’1,83% è servito ad eliminare le barriere architettoniche). Il budget complessivo di 40 milioni a disposizione di Itea per gli interventi anti crisi è stato interamente impiegato.

Seppure il bilancio di esercizio abbia chiuso con un utile ante-imposte di 8,9 milioni di euro (poco più di 700
mila euro in più del 2010), l’utile al netto della tassazione ammonta a 1 milione 33 mila euro, con una flessione di 30 mila euro rispetto all’anno precedente. «L’effetto della pressione fiscale (prima dell’introduzione dell’IMU, ndr) è evidente» si legge sul documento illustrativo, e questa sarebbe dovuta in particolare all’Ires, l’imposta sul reddito.

Infine, una curiosità. Appare in sensibile aumento il tasso di assenteismo negli uffici della società controllata dalla Provincia, passato dall’1,8% del 2010 al 2,59% dell’anno scorso. Va detto comunque che il dato è inferiore rispetto alla media nazionale. Su un totale di 164 dipendenti (il 16,4% part-time) in 55 non si sono mai assentati, ed in 27 sono mancati dal lavoro per oltre 10 giorni in un anno. 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
23 luglio 2012 alloggi ITEA , edilizia abitativa agevolata , aida ruffini

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