Il balcone in inverno.

Rinverdire e colorare lo spazio esterno, anche durante i mesi più freddi. Scegliendo piante resistenti, a prova di pollice nero. Con un occhio al portafogli.

Ciclamini, gelsomini, cavoli e camelie, ecco le piante alleate di chi vuole affacciarsi dalla finestra e vedere verde e colore anche quando in questa stagione.

Esistono infatti piante particolarmente resistenti al freddo e che, anzi con le basse temperature, tirano fuori il meglio del loro colore e della loro vitalità. Piante che possono riservare qualche piacevole sorpresa e soddisfazione anche a chi non ha proprio il pollice verde!

 


«I ciclamini per esempio sono coloratissimi e molto resistenti al freddo – dice Grazia Cacciola, esperta di agricivismo ed ecosostenibilità e autrice del libro L’orto sul balcone – coltivare naturale in spazi ristretti. Si possono acquistare per poco, circa 2-3 euro per vasi di 15 centimetri con ciclamini botanici grandi; 1-1,50 euro per i vasetti più piccoli con le varietà rustiche più resistenti al freddo. Spesso si ricevono in regalo, anche abbinati con edera variegata a formare composizioni esteticamente piacevoli ma che rischiano di non durare molto.

«Vanno rinvasati e se possibile tenuti all’esterno – continua Cacciola. – Una volta terminata la ricchissima fioritura, che si protrae fino a marzo-aprile, i loro bulbi possono essere asportati dai vasi e conservati in sacchetti di juta o cotone, oppure in un vaso con terriccio sabbioso misto a foglie, senza essere innaffiati, meglio se al buio di una cantina, fino a settembre-ottobre, quando si rinvaseranno per avere una nuova fioritura invernale. I bulbi se curati adeguatamente durano anche anni».

Anche il gelsomino di San Giuseppe è molto resistente e offre un bel colpo d’occhio con i suoi fiorellini giallo oro, che amano, anzi, le basse temperature. «È proprio gennaio-febbraio il periodo in cui fiorisce, quando cioè si verifica il calo termico – dice Cacciola. – Non è una pianta “alla moda”, quindi i vivaisti la tengono un po’ nascosta ma basta chiedere e in genere si trova facilmente. Tra l’altro è anche poco costosa. Anche la camelia si trova facilmente a buon mercato: con una decina di euro si può acquistare una japonica di una quindicina di centimetri».

Pure le stelle di Natale sono un’ottima soluzione per avere un balcone verde e colorato tutto l’anno. Infatti, a differenza di quello che si crede, questa pianta può durare anche diversi anni e rifiorisce, o meglio mette nuove foglie, a ogni settembre. «Dopo la fioritura va tagliata 5-6 centimetri dal colletto e si lascia coperta, anche all’esterno. Teme il caldo, quindi è bene coprirla d’estate. A settembre farà nuove foglie colorate. Può raggiungere anche dimensioni ragguardevoli, visto che ogni anno raddoppia e può vivere anche dieci anni. Occorre però verificare che la pianta sia sana e che non abbia le radici legate. Sconsiglio piante come le ortensie, che, pur essendo molto resistenti e colorate, sono più adatte a spazi grandi e a giardini, viste le dimensioni che possono raggiungere. In alternativa consiglio il laurotino o lentaggine: fa dei fiori simili alle ortensie, è un sempre verde e non teme il gelo. È a prova di pollice nero, in pratica è impossibile ucciderlo, non serve curarlo molto e si regola da sé, anche per ciò che riguarda l’acqua. Gli basta infatti la pioggia».

Fin qui abbiamo pensato alla parte “alta” del balcone ma la parte bassa corre il rischio di rimanere spoglia. Come ovviare a questo vuoto, senza rischiare delusioni da pollice nero? «Con i cavoli ornamentali – risponde la Cacciola – della famiglia delle verze, che con le loro declinazioni in violetto, bianco, rosa, ornano, colorano e in più si possono anche mangiare. Infatti a differenza dei cavoli non ornamentali, questi non fanno i fiori e quindi sono sempre commestibili, anche dopo tre mesi.

Ottima anche la portulaca, che con i suoi fiorellini gialli, rosa e misti permette di creare simpatiche macchie di colore. E in più si può mettere anche nell’insalata. Si riproduce di continuo, non soffre il freddo e, anzi, resiste anche sotto la neve fino a 800 metri di altezza».

In sintesi: gelsomino di San Giuseppe, lauro tino, camelia, stella di Natale per la parte superiore; cavoli ornamentali, ciclamini e portulaca per la parte inferiore. E il balcone rimane vivo e colorato anche d’inverno.

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte LA REPUBBLICA - QUOTIDIANO
8 novembre 2012 Consigli di CaseTrentine , curiosità

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