Da domani la riforma del condominio

Entrerà in vigore a partire da domani la riforma del condominio (vedi nostro articolo al riguardo). Una serie di novità che interesseranno la vita di circa 30 miliioni di italiani e di alcune migliaia di amministratori condominiali.

Corsi formativi per gli amministratori professionali, chiarimenti in merito agli animali domestici, un fondo speciale in caso di opere di manutenzione straordinaria, novità in fatto di riscaldamento centralizzato, locali comuni, il nuovo "Registro di anagrafe condominiale"  e molto altro.

Questioni non sempre di facile comprensione, per le quali la Confedilizia ha deciso di indire una specifica giornata, quella di domani appunto.


Nella «giornata del condominio aperto» la Confedilizia di Rovereto, che si trova al civico 46 di corso Rosmini e risponde allo 0464 438065 resterà aperta ininterrottamente dalle 10 del mattino alle 19, con l'obiettivo di rispondere gratuitamente ai quesiti di chi si presentasse. A qualunque titolo, nella speranza che un servizio mirato come quello che viene offerto possa aiutare a fare chiarezza sulle novità che vengono introdotte con la riforma.

In questa circostanza, che è stata voluta dall'associazione per poter informare in modo chiaro e completo tutti gli interessati, verranno distribuite gratuitamente anche le copie della nuova legge, insieme ad depliant con le modalità per l'iscrizione al Registro nazionale amministratori della Confedilizia (che permette, tra l'altro, di reperire amministratori di fiducia anche in altre città).

Entrando nel merito dei contenuti della nuova legge sul condominio, Confedilizia ricorda che nello scorso mese di febbraio proprio a Rovereto era stato proposto un un importante convegno pubblico sul tema, nel corso del quale era emerso che il primo protagonista della riforma è comunque l'Amministratore che dovrà avere competenze certificate anche partecipando ai corsi di aggiornamento periodici. Per questo motivo a breve verrà costituita la delegazione di Rovereto dell'associazione Gesticond, come suggerito dalla sede di Roma di Confedilizia. Questa Associazione (aderente alla Confedilizia) ha già in corso la procedura di accreditamento presso il Ministero dello sviluppo economico, a termini di legge.

Ecco che pensa Zaniboni (Confedilizia) della riforma
«Come considero la nuova riforma del condominio? Discreta. Si poteva fare meglio. Per adesso, comunque, mi considero abbastanza soddisfatto. Ci sarà modo, eventualmente, di apportare dei correttivi in una seconda fase». Michele Zaniboni (Confedilizia) si tira fuori dal coro di coloro che bocciano le norme in materia condominiale che entreranno in vigore domani. «I cambiamenti – spiega - spaventano sempre. Penso, però, che le novità, se recepite e applicate bene, potranno migliorare il nostro settore. Trovo, ad esempio, positivo il fatto che si sia voluto professionalizzare un'attività per troppo tempo lasciata in mano a degli avventurieri».

Uno dei maggiori pericoli che la riforma può portare con sé è, secondo Zaniboni, legato ad un aspetto che sulla carta di negativo non ha nulla: la trasparenza. «Con un semplice clic chi vive in un palazzo potrà avere ogni tipo di informazione riguardante la realtà nella quale risiede. Ecco, sarebbe un caos se scoppiasse la sindrome dell'ispettore che va alla caccia di irregolarità. Mi auguro che prevalga il buon senso».

Si sofferma, poi, sul capitolo delle morosità (vedi nostro articolo): «Anche in Trentino c'è tanta gente che per mille ragioni, tutte riconducibili alla crisi, taglia sulle spese condominiali. Tra poche ore nei loro confronti ci sarà – per legge – la mano più pesante. Difficile ora capire se ci sono i margini per l'assemblea – cosa che succedeva in passato – di attuare politiche di solidarietà, aiutare, cioè, a saldare il conto a quanti non ce la fanno. Vedremo quello che succederà».

Si sarebbe potuto, invece, a suo avviso, cogliere l'occasione che si presentava con la riforma per dar vita ad un istituto davvero nuovo, di concezione moderna e soprattutto conforme alle normative vigentinegli altri Paesi dell'Unione Europea e fare del condominio un soggetto di diritti autonomo, distinto dalle persone fisiche dei condomini, dotato di una soggettività, sia pur limitata agli atti di gestione delle parti comuni e ai rapporti con i terzi creditori e fornitori del condominio, che del resto esiste già nei fatti e persino tra le righe della stessa normativa approvata. «Era opportuno arrivare a tracciare un quadro più preciso di diritti e doveri».

Nel complesso più preoccupato è Gianpiero Cozzio (Piccoli proprietari). I suoi timori sono legati all'obbligo dell'amministratore di emettere decreti ingiuntivi per rientrare dei mancati incassi, pena la loro revoca: «Temo che ci sarà un abuso di provvedimenti radicali. Sparirà – non per colpa di chi deve gestire un condominio ma del legislatore - il fattore comprensione». «Mi domando, inoltre, come si faranno dei lavori straordinari ora che prima di iniziarli bisogna avere tutti i soldi necessari». Chiude: «La legge poteva essere concepita meglio. Vediamo quali criticità emergeranno».

 

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte L'ADIGE - QUOTIDIANO
17 giugno 2013 condominio

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