Trento: immobili a meno di 100 mila Euro

Negli ultimi 10 anni trovare a Trento immobili in vendita a meno di 100mila Euro pareva essere praticamente impossibile, ma nell’intero 2014 i prezzi, a livello nazionale, sono scesi del 7,2% e questo trend ha sortito qualche effetto anche sulla piazza Trentina.

Oggi basta prestare attenzione a qualche annuncio immobiliare per rendersi conto che le proposte di vendita a prezzo inferiore ai 100mila Euro sono sempre più diffuse.

Sarà la crisi, sarà il momento buio del mattone, sarà la voglia di vendere, ma è ormai indubbio che anche nel nostro Trentino i prezzi di mercato siano notevolmente calati.


Per alcune fasce di immobili il calo è sicuramente più consistente, raggiungendo addirittura il 20%. Meravigliose ville in collina che fino a qualche tempo fa venivano cedute a non meno di 1 milione di Euro, vengono oggi messe sul mercato a “soli” 800/900 mila Euro.

Anche per i piccoli e comuni risparmiatori le proposte non mancano: monolocali o miniappartamenti da 35/40 mq hanno un prezzo di vendita che parte da poco meno di 100mila Euro. Con un simile investimento è quindi divenuto possibile acquistare un immobile poi affittabile con un canone mensile di 400/500 Euro che corrisponderebbe ad una rendita lorda del 6% anno. Il 6% può certo sembrare poco, ma se paragonato ai tassi di interesse che ci vengono attualmente proposti dagli istituti di credito, la prospettiva cambia e la rendita diviene interessante.

Il mercato sembra essere in ripresa, ma Marco Gabardi (presidente Anama), sottolinea che il mercato di oggi è un mercato di “sostituzione”. Chi ha comprato, in tempi pre-crisi, un appartamento di piccole dimensioni, ne cerca ora uno più grande ed è quindi “costretto” a vendere il precedente a prezzi, più o meno, stracciati proprio al fine di poter concludere il nuovo acquisto e poter magari accedere anche al finanziamento da parte degli istituti di credito.

Fino al 2008 i piccoli appartamenti (monolocali o bilocali) venivano venduti a non meno di 130 mila Euro, ora quegli stessi identici immobili vengono venduti a 30/40 mila Euro in meno. Poco sopra ai 100mila Euro troviamo ora addirittura trilocali in zone semicentrali, ma il mercato è ripreso anche per appartamenti di fascia più alta probabilmente anche grazie alla riduzione dei tassi sui mutui.

Sui mutui a tasso fisso le offerte più competitive partono oggi da tassi persino inferiori al 3%, oltre un punto percentuale sotto l’antecedente record del 4% risalente alla fine del 2010. Altrettanto interessanti i tassi variabili, che grazie agli Euribor a zero e agli spread in perenne discesa partono dall'1,5%. Per maggiori informazioni in merito alla scelta più conveniente per voi potete leggere il nostro articolo dedicato.

Altra novità che si è fatta breccia nel settore delle compravendite immobiliari è la richiesta di sconto che era pressochè inesistente prima del 2007. Il margine medio di sconto in Italia è pari al 16,1%, con livelli leggermente inferiori al Nord (15,8%) rispetto al Sud e Isole (17,2%); in Trentino invece lo sconto raggiunge solo l’11% medio, ma come suol dirsi infondo forse "chi si accontenta gode".

A cura di REDAZIONE CASETRENTINE.IT - Fonte TRENTINO - QUOTIDIANO
20 maggio 2015 crisi economica , trento , mercato immobiliare

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